Molto spesso è il nostro spirito di sopravvivenza a pensare, a parlare e ad agire per noi. E guai se non fosse così! L’amore per noi stessi, nonché la ricerca di esperienze che ci possano garantire una completa sicurezza e protezione, è un istinto che trascende da qualsiasi altra cosa, e che ci portiamo dietro da milioni di anni. Allora perché doversi buttare da sei metri d’altezza, sorretti soltanto da un pezzo di stoffa? Beh, perché è divertente. E soprattutto (se fatto nel modo corretto) anche sicuro. Oggi parliamo di tessuti aerei: come superare la paura delle cadute.
Quella sensazione di totale abbandono, quella libertà di movimento che va oltre le capacità corporee, quel breve istante in cui la mente si svuota e si concentra unicamente sul sé. Tutte sensazioni che chi ha provato a fare una caduta saprà da subito riconoscere.
Tuttavia, in diversi anni di allenamento ho potuto constatare che molte ragazze ne hanno paura (avete tutta la mia comprensione). Il che però le porta ad evitarle completamente. Ed è un peccato, perché così facendo vivono solo una parte della disciplina, senza poter sperimentare tutto ciò che essa ha da offrire. A mio avviso ciò deriva dal fatto che spesso ci viene insegnato come affrontare una caduta dal semplice punto di vista tecnico, ma niente di più. Alcuni insegnanti preparano il nostro corpo, ma non la nostra mente. Eppure a chi ha paura di finire con la faccia per terra dopo un volo di sei metri, sentirsi dire un semplice “tranquilla, non succede niente” non basta.
Per questo ho pensato di lasciarvi qualche pratico consiglio per superare la vostra paura di cadere, e iniziare finalmente a volare.
SEI STEP PER SUPERARE LA PAURA DELLE CADUTE:
Innanzitutto tengo particolarmente a lasciare qualche dritta utile per tutti, anche per i più temerari.
1. ASCOLTARE:
La primissima cosa da fare è prestare attenzione alla spiegazione dell’insegnante. Sembra una banalità, ma spesso il momento della dimostrazione diventa occasione per chiacchierare. Poi si sale sui tessuti e non si sa cosa bisogna fare. O peggio, si sbaglia. E se si sbaglia si cade.
2. CHIEDERE DI ESSERE SEGUITI:
Anche se siamo stati attenti alla spiegazione, a tutti può capitare di sbagliare. Quando si prova una figura per la prima volta è facile confondersi, o dimenticare qualche passaggio: assistere ad una figura da terra e doverla rifare in altezza sono due cose completamente diverse. Ed essendo che di altezza le cadute ne richiedono molta, il mio consiglio è quello di chiedere sempre assistenza al proprio insegnante nel momento in cui si va ad eseguire una sequenza di questo tipo per la prima volta. Così facendo l’insegnante potrà correggervi immediatamente nel caso in cui steste sbagliando qualcosa, aiutarvi ad eseguire la sequenza correttamente e darvi consigli su come poter migliorare. Insomma, un occhio di riguardo in più non guasta mai.
Questi, a mio avviso, sono punti che ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a rispettare. Perché non importa quanta esperienza abbiamo alle spalle: basta un momento di distrazione, un piccolo errore o un malinteso per farsi davvero male. Detto ciò, entriamo più nello specifico.
3. RESPIRARE:
Anche questa sembra una sciocchezza. È chiaro che se stiamo affrontando una lezione di aerea stiamo anche respirando, perché non ho mai visto un morto salire su un tessuto. Ma il punto è: come stiamo respirando? Fare dei respiri profondi aiuta ad alleviare le sensazioni di stress e ansia che si possono provare prima di una caduta. Inoltre, rilassarsi aiuta a combattere le reazioni che il nostro corpo mette in atto nel momento in cui abbiamo paura, come una maggiore sudorazione delle mani o il classico tremolio nelle gambe, che di certo non ci aiutano. Il consiglio, quindi, è quello di trovare un momento per inspirare ed espirare profondamente per almeno due o tre volte prima di affrontare una caduta. Vi aiuterà a ritrovare serenità.
4. CHIUDERE GLI OCCHI:
Effettuare una caduta da un tessuto è un po’ come vivere un breve momento sulle montagne russe: vediamo immagini frenetiche, confuse, tutto si muove a gran velocità (noi compresi) e si perde cognizione del proprio corpo nello spazio. Una situazione che di certo non è amica di chi già ha un po’ di timore. Per questo consiglio di chiudere gli occhi. Così facendo evitiamo di sovraccaricare la mente con ulteriori stimoli legati alla sfera del pericolo, permettendoci invece di concentrarci unicamente sul nostro corpo. E di goderci il momento.
5. LASCIARSI ANDARE:
Uno dei principali modi per farsi male effettuando una caduta è non credere in noi stessi. Una volta che siamo stati attenti alla spiegazione dell’insegnante, che abbiamo chiesto assistenza e che siamo sicuri di aver eseguito il nodo correttamente, l’unica cosa che dobbiamo fare è lasciarci andare, senza ripensamenti. Può sembrare un nonsoché di filosofico, ma non lo è. Infatti, se nel momento della caduta si cercasse di afferrare qualcosa all’ultimo secondo, o si provasse a rallentare o a frenare la caduta stessa, potrebbero succedere due cose: ritrovarsi appese (o più che appese incastrate) in malo modo a qualche metro d’altezza, oppure ritrovarsi direttamente sul pavimento. Entrambe esperienze dolorose e spiacevoli.
6. NUTRIRE IL PROPRIO CORPO:
Infine, è bene ricordare che una buona alimentazione dovrebbe essere alla base di qualsiasi cosa. Assicuratevi dunque di aver mangiato qualcosa di sano e nutriente prima della lezione. Andare a lezione senza mangiare è sempre una scelta sbagliata (per sapere cosa sia giusto mangiare, sia prima che dopo l’allenamento, clicca qui). Assumendo le giuste sostanze si possono regolare i livelli di zucchero nel sangue, che aiutano a combattere i picchi di adrenalina e lo stress. Anche bere è importante: rimanere idratati aiuta la nostra mente a rimanere fresca, e il nostro corpo a lavorare nel modo più efficiente.
Questi, dunque, sono i miei consigli per riuscire ad affrontare al meglio e in sicurezza le cadute dal tessuto. Ovviamente ciascuno di noi è diverso, per cui se qualcuno avesse vinto la propria paura in modo particolare, non menzionato, sarebbe bello lo condividesse per aiutare coloro che invece hanno ancora difficoltà. Inoltre, è bene ricordare che l’acrobatica aerea, come tutte le discipline che prevedono un lavoro in altezza, presenta un fattore minimo di rischio costante. Quindi… occhio 😉
Jessica
Ciao, mi chiamo Jessica e faccio tessuto da circa due anni, purtroppo iniziando quest’ anno ho provato fare una caduta nuova seguita dall insegnante disposta in due step ..
La prima volta mi e riuscita, la seconda volta ho provato in sequenza e sono caduta di testa… Da allora sono un paio di mesi che ho un blocco mentale , salgo sul tessuto e anche a fare delle semplici salite quando arrivo ad un tot di altezza mi si appana la vista.. provo comunque a spronarmi anche nell rifare delle cadute, ma ho il panico…
Mi vergogno a parlarne con l’insegnante…