Tutta l’Italia è ferma per una emergenza sanitaria senza precedenti. Scuole, uffici pubblici ed attività sono chiuse, la vita è ferma. Anche lo sport e la danza sono costretti a fermarsi. Al momento non si possono svolgere lezioni ed attività di gruppo. Fortuna vuole che viviamo nel 2020! La nostra era è segnata dalla transizione da una società industriale ad una post-industriale che è quasi compiuta. Con la sempre più omni-presente “internet” abbiamo varcato la soglia dell’era dell’informazione. Presto l’umanità si avvierà verso la società della conoscenza.
Mai prima è stato così facile reperire informazioni e conoscenza, grazie a reti cellulari sempre più capillari, in ogni momento ed in qualsiasi luogo. I tradizionali templi della conoscenza del passato, biblioteche, scuole, istituti e per sino università sembrano ora potere essere sostituite con la conoscenza reperibile online, sui social media e nelle lezioni in streaming. Ma è veramente così? Siamo sicuri che le lezioni in streaming funzionano? Cosa possiamo imparare guardando video e seguendo tutorial davanti ad uno schermo?
Boom di lezioni in streaming e tutorial
Con tutti confinati e costretti a rimanere nelle proprie abitazioni, le scuole più organizzate e già abili nella comunicazione, stanno ricadendo sullo streaming, sui tutorial online e sui video per continuare a dare lezioni. C’è chi aveva già una offerta online e c’è chi sta semplicemente utilizzando tutti i nuovi mezzi oggi a disposizione per rimanere in contatto con gli allievi.
Veramente nel mondo della pole e dell’aerea fare lezioni a distanza non è una cosa nuova. Anzi. Sono tutt’oggi sport e discipline di nicchia. Solo da qualche anno sono nate scuole e centri dedicati dove allenarsi insieme. I pionieri e gli appassionati della prima ora cercavano tutte le informazioni online. Creavano luoghi d’incontro virtuali e reti di condivisione sulle piattaforme di social media come YouTube, Facebook o ultimamente sempre più spesso Instagram. Qui è importante distinguere tra gli account che sono puramente d’immagine come per esempio le seguitissime Rachel Fit e Kasia Bielecka o invece account di super stars con immagini bellissime, ma anche contenuti a cui ispirarsi di routine e sequenze come quelle di Marion Crampe, Bethany Finley o Bendy Kate.
Il meglio per imparare online non sono sempre le super-stars, anzi
Tuttavia le super stars non sono l’indirizzo online migliore dove imparare, sopratutto se si pratica pole, aerea o danza per divertimento. Spesso le routine, oltre ad avere un alto livello tecnico, non sono accompagnate da spiegazioni. Cercare di imitarle può essere anche pericoloso, senza le giuste basi, l’esperienza necessaria o l’assistenza del tuo insegnante. In quel caso è molto più sensato seguire tutorial come per esempio quello di Irene Gollin sul canale YouTube di Be Art Studio. Irene qui si concentra sulle basi della preparazione fisica, cioè la propedeutica per quando riprenderai ad allenarti a pieno ritmo. Dandoti istruzioni a distanza su come migliorare la tua spaccata frontale ti potrebbe, per più assurdo, fare tornare in lezione con più preparazione e migliori capacità fisiche di quando hai lasciato.
In un tutorial gli esercizi sono accompagnati dalla spiegazione di come raggiungere l’obiettivo. Questi video sono esteticamente meno affascinanti delle routine pubblicate dalle superstars, ma sono strutturati e ti danno la possibilità di seguire passo a passo. Il rischio di farti male si riduce drasticamente mentre la possibilità di successo aumenta.
Piccola chicca per chi vuole allenarsi con il palo a casa in questi giorni: Pole Dance Inspiration by Ludovica Nicolis
Visto così si direbbe che tutto vada bene
Allenarsi da soli con l’aiuto di mezzi disponibili online, sia gratuiti che a pagamento, è sicuramente un grande vantaggio in questi tempi.
Rimane che noi umani siamo esseri sociali. Per quanto cerchiamo di sostituire la piazza con il social network e le aule delle scuole con l’istruzione a distanza, abbiamo un bisogno naturale di vivere in piccole comunità. Reali e tangibili. Vogliamo stare con le persone che hanno interessi affini ai nostri e con cui condividiamo le passioni. Quelle persone vogliamo incontrarle, vogliamo interagire e passare del tempo reale, di qualità, con loro. Le scuole di pole ed aerea, grandi e piccole, che in tutta Italia continuano a nascere, rappresentano questo bisogno. Altrimenti tutto il mondo della pole sarebbe rimasto online, no?
Ora che sono chiuse vediamo il vuoto che rimane e che la tecnologia non può colmare.
In quanti si stanno rendendo conto che pur restando a casa tutto il giorno in questo momento, non si stanno allenando quanto vorrebbero? Il tempo probabilmente non manca. Molte delle informazioni che ricevi durante le lezioni in una scuola, sono oggi reperibili anche online. Basta qualche click e per i livelli base è spesso anche gratuito. Con i video e dai post sui social media possiamo imparare tecnica, ma dobbiamo avere molta disciplina e motivazione interna per riuscire a metterla in pratica con modo consistente. Poi ovviamente non abbiamo quelle piccole e grandi correzioni molto importanti che spesso fanno la differenza per riuscirci. Idem nelle spaccate nessuno ci corregge le anche, negli squat nessuno guarda la schiena, per farne altri esempi.
Possiamo concludere che oggi è una grandissima fortuna avere questi mezzi così evoluti di comunicazione a disposizione, ma per tutta una seria di motivi non sono paragonabile alle lezioni di persona nelle scuole. Lo vediamo anche da quanto sono apprezzate le lezioni in streaming. Alla fine un po’ ingannano e ti danno la sensazione che l’insegnate c’e, è li presente in quel momento. Magari riusciamo anche ad immaginare i nostri amici e le nostre amiche … che si stanno allenando con noi, anche se solo virtualmente.
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